PEDAGOGIA
La rinascita del XII secolo e le scuole.
Dalla fine dell'XI secolo e per tutto il successivo, l'occidente latino fu attraversato da fenomeni sociali nuovi (urbanizzazione, aumento demografico) e da un rinnovato gusto per le lettere, l'arte e la scienza.
Questi elementi caratterizzano una vera e propria rinascita dell'Europa.
Accanto ai monasteri, luoghi di cultura e formazione, cominciano a profilarsi scuole che costituivano una novità rispetto al passato.
Le prime scholae.
Agli inizi del XIII secolo l'insegnamento era mutato nei territori europei, con un sistema di istruzione e di studio fino ad allora ignoto.
Nel Conciglio Lateranense (1179) si disponeva la nomina di un maestro presso ogni chiesa cattedrale, per l'istruzione di Clerici e studenti privi di mezzi, a titolo gratuito.
Dalle scuole cattedrali si sarebbe poi passati alle università, vera invenzione medievale.
Le scuole di grammatica e d'abaco.
Dal XII al XV secolo il sistema scolastico europeo presentò notevoli differenze al suo interno.
Nella prima metà del XV secolo erano ancora molti gli Stati che non avevano un'università e quelle che erano sorte, per diversità di caratteristiche, non potevano essere poste tutte sullo stesso piano.
Legato principalmente all'iniziativa privata e locale, l'apprendimento della lettura e scrittura, poteva avvenire sia in casa propria o in quella del maestro.
L'istruzione in casa era riservata agli studenti delle famiglie nobiliari e aristocratiche.
Il compito dell'insegnamento poteva essere assolto dalla madre o da un familiare o da un precettore , che poteva essere o un chierico o un cappellano di corte.
Costui affiancava il Cavaliere, cui era affidata l'educazione militare e civile, preparandosi a leggere e comprendere i testi, fornendogli una buona cultura letteraria.
Nelle classi sociali elevate divenne importante anche padroneggiare l'arte del governo.
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